associazione culturale in Perugia dal 1986
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Il terrritorio abruzzese è stato spesso meta delle nostre gite, soprattutto dal 2000 in poi. Molti sono i territori che abbiamo visitato e molti sono ancora da conoscere. Fino ad oggi ci siamo limitati (si fa per dire) alle montagne, ai parchi nazionali (Gran Sasso-Laga, Majella, Parco Nazionale dell'Appennino), ai parchi regionali (Simbruini, Genzana, Velino-Sirente), alle aree archeologiche, ai piccoli borghi e alle splendide chiese romaniche sparse un po' dovunque nel territorio.
La gita di quest' anno ci farà conoscere il mare dell' Abruzzo, in particolare il litorale tra Ortona e Vasto, denominato Costa dei Trabocchi, in quanto caratterizzato da queste antiche costruzioni adibite alla pesca: un territorio poco conosciuto ma interessante per i borghi medievali che si affacciano sulla costa (Ortona, San Vito Chietino, Vasto), per le chiese romaniche (San Giovanni in Venere, la Cattedrale di Ortona), per le oasi naturalistiche (Lecceta di Torino di Sangro, Bosco di Don Venanzio, Punta Aderci), per i promontori rocciosi (Capo Turchino, Promontorio Dannunziano, Punta del Cavalluccio, Punta della Penna) e per i richiami letterari (D'Annunzio) ed artistici (Francesco Paolo Michetti).
La costa chietina è tra le più varie che si possa trovare sul territorio regionale. Da Francavilla al Mare il litorale è costituito da una striscia di sabbia dorata che scende lunga e diritta fino ad arrivare alle prime increspature del paesaggio costiero con i promontori di Torre Ruschia, Punta Ferruccio, Punta Lunga.
Si arriva così ad Ortona. Qui il litorale cambia volto, divenendo più aspro. Anche se separate da altre spiagge, sono ora le scogliere a farla da padrone: “Quella catena di promontori e di golfi lunari dava l' immagine di un proseguimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale. Le ginestre spandevano per tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una nube densa di effluvio, come da un turibolo. L' aria respirata deliziava come un sorso d' elisire”. (Gabriele d'Annunzio, Il trionfo della morte, 1894).
Brevi viottoli conducono ai promontori rocciosi a cui si affacciano i trabocchi, originalissime costruzioni simili a palafitte utilizzate un tempo dai pescatori per gettare in mare le reti e che delle traballanti passerelle collegano alla terraferma.
Più a sud si raggiunge Fossacesia, dominata dalle imponenti vestigia della stupenda abbazia di San Giovanni in Venere. Questo tratto di costa, fino a Vasto, presso le foci del fiume Sangro, ospita un ambiente naturale d' eccezione e cioé la Riserva della Lecceta di Torino di Sangro. E' questa una delle foreste costiere relitte dell' intero litorale adriatico fra il Conero ed il Gargano. Ancora più sorprendente è la Riserva Naturale Costiera di Punta Aderci che si estende dalla foce del fiume Sinello fino al porto di Vasto (Punta della Lotta).
Quindi si arriva a Vasto, l' antica Histonium, che avvia l'ultimo tratto della costa abruzzese con il suo Golfo d' Oro. Il centro storico, nella parte alta della cittadina, è ricco di monumenti che testimoniano un glorioso passato: la chiesa di Santa Maria Maggiore, la Cattedrale di San Giuseppe, il castello Caldoresco ed il Palazzo D' Avalos, sede del Museo Archeologico e della Pinacoteca.
Infine, trovandoci a pochi chilometri da Chieti abbiamo ritenuto opportuno visitare i suoi due interessantissimi musei archeologici: il Museo Archeologico Nazionale d' Abruzzo ed il Museo Archeologico “La Civitella”. Il primo in particolare -riconosciuto nel 1984 “Museo europeo dell' anno”- dove sono esposti al pubblico i più famosi e spettacolari reperti dell'Abruzzo italico e romano, tra i quali il Guerriero di Capestrano, capolavoro dell' arte statuaria italica, ricco di fascino e di mistero. Il Museo della Civitella invece ripercorre la storia italica e romana dell' antica Teate (Chieti) e del territorio marrucino, compreso tra le gole di Popoli e la costa adriatica. Bellissimi i tre frontoni policromi provenienti dai templi italici della città. La struttura museale, aperta nel 2000, è tra le più all' avanguardia in Italia per l' allestimento: alla sua realizzazione ha lavorato un' equipe di architetti, archeologi, scenografi, pittori, grafici ed esperti multimediali.
PROGRAMMA
I° GIORNO 30 marzo 2013
Mattina
Partenza ore 6 da Pian di Massiano.
Arrivo a Chieti e visita del Museo Archeologico Nazionale d' Abruzzo e del Museo Archeologico “La Civitella”. Breve visita ai principali monumenti della città: le Terme, il Teatro, i Tempietti Romani e la Cattedrale. Pranzo al sacco.
Pomeriggio
Ortona. Visita dei principali monumenti della città: la Cattedrale, il Castello Aragonese, il Palazzo Farnese ed il quartiere Terravecchia.
II° GIORNO 31 marzo 2013
Mattina
Vasto. Visita dei principali monumenti della città: il Castello, la chiesa di S. Maria Maggiore, la Cattedrale, il Palazzo D' Avalos (Museo Civico, Pinacoteca e Giardino Napoletano), i resti della chiesa di S. Pietro, le Terme e le Cisterne Romane, la Passeggiata Orientale.
Pomeriggio
Escursione di circa 4 ore nella Riserva Naturalistica di Punta Aderci.
III ° GIORNO 1 aprile 2013
Mattina
Fossacesia. Visita dell' Abbazia di S. Giovanni in Venere e breve escursione fino alla Punta del Cavalluccio e a Fossacesia Marina.
Pomeriggio
San Vito Chietino. Passeggiata dall' Eremo Dannunziano fino a Capo Turchino.
Nel tardo pomeriggio partenza per Perugia.
In caso di maltempo il programma escursionistico potrebbe subire delle modifiche. Inoltre ulteriori informazioni riguardanti le escursioni saranno comunicate nelle prossime settimane.
E' bene anche ricordare che questo tratto di costa e tutta la valle del fiume Sangro furono soggette nel corso della seconda guerra mondiale a violenti combattimenti. In particolare dal 5 al 28 dicembre 1943 infierì nel suo territorio la “battaglia di Ortona”, combattuta negli ultimi giorni anche nella città, casa per casa. La guerra distrusse la città per il 90%, con oltre 2000 morti tra la popolazione e con il suo patrimonio artistico e archeologico ridotto a pochi resti. Nei dintorni si trova un cimitero militare inglese ed uno canadese.
Interesse: paesaggistico, naturalistico, storico e culturale.
Difficoltà: nessuna. Le escursioni sono brevi e con dislivelli minimi. I percorsi si snodano su strade sterrate, spiagge e sul vecchio tracciato di una ferrovia dismessa.
Abbigliamento: giacca a vento, k-way, scarponi e ricambio obbligatori.
La quota di partecipazione individuale varia in base al numero dei partecipanti: € 180 per un n. di iscritti dai 25 ai 29; € 170 da 30 a 34 iscritti; € 160 da 35 a 40 iscritti. Supplemento camera singola € 36.
La quota comprende:
viaggio in autobus GT;
due pernottamenti in camera doppia e due prime colazioni a buffet in albergo ctg 3 stelle a Vasto Marina;
due cene dall' antipasto al dolce, una a base di carne e l' altra a base di pesce;
le bevande ai pasti (½ acqua minerale, ¼ vino della casa);
assicurazione medico/bagaglio;
vitto e alloggio dell' autista;
La quota non comprende:
tutti i pranzi;
gli ingressi ai musei, alle aree archeologiche, ai monumenti e alle riserve naturalistiche dove è previsto un biglietto d' ingresso. In particolare per il Museo Archeologico Nazionale di Chieti il costo del biglietto è: intero € 4; ridotto € 2 per i visitatori tra i 18 e i 25 anni di età; gratis per i visitatori sotto i 18 e sopra i 65 anni. Le stesse cifre dovrebbero valere per l' altro museo di Chieti. Il biglietto d' ingresso per la visita del Palazzo D'Avalos e del museo di Vasto è di € 5, gratuito per i visitatori con meno di 18 anni e più di 65. Infine l' ingresso al Giardino Napoletano, sempre nel Palazzo D'Avalos, è per tutti di € 1,50;
assicurazione per annullamento viaggio
spese extra in genere;
quanto non incluso alla voce “la quota comprende”.