associazione culturale in Perugia dal 1986
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“C' è l'Argentario delle ville, delle barche ormeggiate a Cala Galera, della mondanità che attira, in egual numero, fiorentini e romani. Poi ci sono le lagune con la loro straordinaria popolazione di aironi, di fenicotteri e folaghe, di cavalieri d' Italia e garzette. Le cifre non si possono confrontare, e l'Argentario del birdwatcher vive soprattutto d'inverno. Ma il contrasto è assai forte. Proprio nelle battaglie in difesa delle lagune di Orbetello e Burano, negli ultimi anni '60, è nato e cresciuto il WWF italiano.
Il promontorio più famoso di Toscana, però, si affaccia anche su due importanti centri etruschi. Collegata dal 1842 al promontorio da una diga costruita dall'uomo, Orbetello fu occupata fin dal Neolitico, e fortificata dagli Etruschi probabilmente nell'VIII secolo. Le necropoli erano nell'entroterra, le mura scendono direttamente in acqua e sono ancora oggi impressionanti. Il centro è un piccolo ed interessante Antiquarium.
Ben più suggestive sono le rovine di Cosa, a sud est del promontorio, nonostante la speculazione edilizia abbia sfigurato la zona. (…).
Delle sue rovine, stupiscono le splendide ed impressionanti mura poligonali con quasi un chilometro e mezzo di sviluppo. (…). Sulla cima della collina, a 113 metri sul mare, sono le mura dell'acropoli e le rovine di vari templi. Da qui, il panorama è splendido. “Una sicura gioia per il visitatore” lo definì George Dennis.
Più affollato, più dolce, più ricco di spunti naturalistici dei Monti dell'Uccellina, l' Argentario con i suoi “tomboli” e le sue spiagge può essere visitato in più modi. (Infine) deturpato da strade e villette, e con la cima occupata da un grosso impianto militare, il promontorio vero e proprio non offre molto a chi cammina”.
Tratto da: Stefano Ardito, Sui sentieri degli Etruschi, 1993).
PROGRAMMA
Sabato 3 dicembre 2011
Partenza da Perugia Pian di Massiano parcheggio mini metrò lato deposito Sulga alle ore 7.
Percorso in autobus: Perugia, Orte, Viterbo, Tarquinia, Orbetello, Monte Argentario.
Escursione a piedi: In autobus si sale fino ai ripetitori RAI (m. 564 slm), nei pressi del monte Telegrafo. Dopo aver ammirato il magnifico panorama, si procede lungo la strada asfaltata che conduce alla vetta del monte Telegrafo (m. 635), non raggiungibile in quanto sede di impianti militari. Dopo circa 1500 metri, si prende una ripida sterrata in discesa che supera la 'Piana di Biagio' attraverso un bel bosco di lecci e roverelle, giungendo dopo altri 1500 metri in località 'Casa Nunziata' (m. 412). Si prosegue per un breve tratto in forte discesa su di una strada con il fondo in cemento (m.373). Quindi la strada ritorna sterrata e pianeggiante con qualche tratto panoramico, affacciandosi sulla laguna di Orbetello, sul Tombolo della Feniglia e sul promontorio di Ansedonia. Percorsi circa 3 chilometri, si raggiunge un piccolo cimitero ed una strada asfaltata che in breve scende al Convento dei Padri Passioni sti (m.273) dove ha termine l' escursione.
Si prosegue in autobus fino ad Orbetello, per una breve visita, per poi raggiungere l' albergo.
Difficoltà: adatta a tutti; circa 3 ore di cammino per circa 7 chilometri. Dislivello in salita 50 metri ed in discesa 360 metri.
Domenica 4 dicembre 2011
Escursione a piedi: Si giunge in autobus fino alla vecchia Torre Puccini (dove il musicista lavorò per comporre la Turandot), che precede la 'Tagliata etrusca', canale artificiale facente parte dell' antico 'Portus Cosanus'. Al di là di un ponticello, inizia lo 'Spacco della Regina', suggestiva galleria in parte artificiale che traversa il promontorio. Una scalinata, poi una strada asfaltata, portano verso la sommità del colle. Purtroppo i villini di Ansedonia hanno abusivamente inghiottito buona parte dei ruderi. In alto, si visita l' acropoli: interessanti alcuni tratti delle mura poligonali (III secolo a.C.) e l' alto muro del tempio capitolino, del secolo suc cessivo, riutilizzato poi dal castello medievale qui sorto. Vari altri templi sono in parte nascosti dalla vegetazione.
Sempre attraverso la zona delle ville, si scende all' ingresso della splendida riserva naturale della duna Feniglia, formata da pini marittimi. La si percorre per uno splendido viottolo, lungo sei chilometri. A destra, delle brevi diramazioni consentono di affacciarsi sulla laguna di Orbe tello, mentre a sinistra si può raggiungere la spiaggia, con bel panorama su Porto Ercole ed il promontorio dell' Argentario.
Usciti dall' estremità opposta della riserva si riprende l' autobus fino a Porto Ercole per una visita prima del ritorno a Perugia.
Difficoltà: adatta a tutti; circa 5 ore di cammino (escluse le soste) per 11 chilometri. Dislivelli in salita ed in discesa di metri 120.
Interesse: naturalistico, paesaggistico e archeologico.
Abbigliamento: indispensabili scarponi da trekking, giacca a vento, k-way e ricambio; si consiglia l' uso dei bastoncini.
Pranzi: al sacco.
Ritorno a Perugia: previsto intorno alla ore 22.
In caso di maltempo, il programma potrebbe subire delle variazioni.
Quota di partecipazione:
minimo 30 partecipanti: euro 105;
minimo 40 partecipanti: euro 95;
massimo 50 partecipanti: euro 90.
La quota comprende:
- viaggio in autobus come da programma;
- vitto e alloggio dell' autista;
- pernottamento e prima colazione in albergo categoria 3 stelle a Fonteblanda;
- 1 cena in ristorante convenzionato e bevande incluse ( circa 50 metri);
- assicurazione medica.
La quota non comprende:
- gli ingressi a musei, gallerie, aree archeologiche o altri luoghi dove è previsto un biglietto di ingresso;
- i due pranzi;
- quanto non previsto alla voce “la quota comprende”.
Supplemento camera singola: euro 25.