associazione culturale in Perugia dal 1986
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Dall’acquedotto romano di Spello alla Madonna della Spella.
Si propone un percorso ad anello che permette di usare mezzi propri.
Primo raduno: ore 8,00, a Ponte San Giovanni, nel parcheggio di fronte alla sede Carabinieri, (davanti alla Coop Apogeo), via Cestellini.
Secondo raduno: ore 8,30, Spello, Porta Bulgarella, all’inizio del sentiero n. 52.
L’itinerario a piedi inizia dalla fonte Bulgarella (quota m. 275), seguendo i monumentali resti dell’acquedotto romano, sulle pendici del Subasio, fino a quota m. 456, per ca km 4,5.
L’acquedotto, che captava le acque di Fontecanale, fu realizzato in opus caementicium con paramento in opus vittatum di blocchetti in calcare, probabilmente nel I sec. d.C., dall’imperatore Augusto. Visibile in gran parte fuori terra, in parte interrato, in alcuni tratti crollato nelle parti sommitali, fu riutilizzato dal medioevo fino al 1902, subendo rifacimenti nelle varie epoche.
Nel primo tratto il percorso si snoda dolcemente in un pregevole contesto paesaggistico di uliveti e macchia mediterranea, tra incantevoli scorci sulla valle Umbra e le colline appenniniche, fino a raggiungere la fonte Molinaccio. Da qui si continua a salire per il sentiero n.52, in ripido pendio per ca 15-20 minuti, raggiungendo, dopo ca 2 h dalla partenza, Collepino (a quota m.600), borgo medievale nato al servizio della vicina abbazia di San Silvestro.
Proseguendo sullo stesso sentiero, attraverso un bosco di carpino nero e roverella, in salita, in ca 30 minuti si raggiunge l’ex abbazia benedettina di San Silvestro, fondata da San Romualdo nel 1025, di cui oggi resta la chiesa e parte di una torre, in un luogo di grande suggestione ( quota m. 750). Qui, nel 1972, madre Maria Teresa dell’Eucarestia fondò un nuovo eremo, dove oggi vivono le Piccole Sorelle di Maria.
Si continua a percorrere l’ultimo tratto del 52, in ripida salita (ca 230 m di dislivello), tra bassi ginepri, mentre il panorama diventa sempre più vasto, fino a raggiungere, dopo ca un’ora (a ca 4 ore dalla partenza), la suggestiva chiesa della Madonna della Spella, a quota 978. Da qui infatti nelle giornate di sole si può ammirare tutto l’Appennino umbro-marchigiano: da N-E Monte Cucco, Catria, Pennino, Vettore; a S-E Terminillo e Gran Sasso, ad O Amiata. Dopo la sosta per il pranzo, si riscende per il sentiero n.60, attraverso il bosco, fino a raggiungere, poco prima della fonte Bregno, il sentiero n. 50, da cui, in ca 2 ore, si ritorna, attraverso un bosco e poi uliveti, a Porta Bulgarella.
Difficoltà: necessario un buon allenamento per la lunghezza del percorso e i dislivelli complessivi di ca 700 m, sia in salita che in discesa, per un totale di ca 6,30 ore di cammino, escluse le soste.
Interesse: archeologico, storico-artistico-architettonico, paesaggistico, naturalistico.
Abbigliamento: d’obbligo scarponi da trekking, bastoncini, giacca a vento, copricapo e guanti; consigliabile un ricambio da lasciare in auto.
Pranzo al sacco.
Ritorno a Perugia previsto intorno alle 17-17,30.
Costo: il prezzo del carburante da dividere tra gli equipaggi.