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Da venerdì 23 a domenica 25 settembre 2011 PREALPI VICENTINE Altopiano di Asiago

associazione culturale in Perugia dal 1986
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Da venerdì 23 a domenica 25 settembre 2011

PREALPI VICENTINE

Altopiano di Asiago

Per l’Altopiano di Asiago i segni, anzi le profonde cicatrici (trincee, forti, gallerie, cimiteri, ma anche paesi e boschi non più vecchi di 90 anni, salvo rare eccezioni) che lo marchiano indelebilmente riconducono tutti ad un unico, drammatico evento, la guerra, e ne fanno un paesaggio storico per eccellenza.

Recarsi in questi luoghi e immaginare come migliaia di soldati abbiano potuto uccidersi  in uno spazio tanto ristretto, tentando e ritentando la conquista  di un cocuzzolo per poi nuovamente perderlo provoca una sensazione di sgomento.

Non per celebrare ma per non dimenticare…..

Venerdì 23 settembre

Ore 8.00 partenza in autobus dal parcheggio Mini Metrò, lato deposito Sulga al  Pian di Massiano. Pranzo al sacco se possibile nella cittadina di Asiago, altrimenti durante il viaggio. Visita di Asiago e del sacrario di Colle Leiten dove sono ospitati i resti di circa 80.000 caduti di entrambi i fronti.

Breve escursione ad anello intorno al grazioso rifugio di Campo Muletto percorrendo il “sentiero del Silenzio”  lungo il quale sono state collocate dieci opere artistiche di grande suggestione a ricordo degli eventi bellici.

Sistemazione presso l’albergo Valbella (loc. Gallio, frazione di Asiago) in camere con servizi privati. Cena e pernottamento.

Sabato 24 settembre

Colazione in albergo.

Ore 8.30 partenza in autobus in direzione della Zona Sacra del Monte Ortigara.

Escursione ai Castelloni di San Marco, vero e proprio labirinto di pietra lavorato dai ghiacciai e dagli agenti atmosferici, che ospitava nei suoi meandri il comando avanzato delle truppe italiane. Si prosegue raggiungendo la Cima Caldiera (2124 m.) e poi il Monte Ortigara (2106 m.) definito il “Verdun” d’Italia, per poi ridiscendere al piazzale Lozze a quota 1771 m. dove ci attende l’autobus.

Dislivello in salita 900 m.; in discesa 800 m.

Tempo di percorrenza: 7 – 8 ore.

Cena e pernottamento.

Domenica 25 settembre

Colazione in albergo.

Ore 8.30 Partenza in autobusper il museo all’aperto del monte Zebio.

Il percorso non presenta difficoltà ed è interessante per le testimonianze storiche della prima guerra mondiale. Sono luoghi descritti anche da Emilio Lussu nel suo libro "Un anno sull'Altopiano" e tra essi sono ancora ben visibili camminamenti, trincee e gallerie ripristinati ultimamente.

Dislivello in salita e discesa circa 450 m.

Tempo di percorrenza circa 4 ore.

Nel primo pomeriggio partenza per Perugia.

Arrivo al Pian di Massiano alle 20,00 circa.

Interesse: paesaggistico e storico.

Difficoltà: E’ necessario un buon allenamento su percorsi di montagna. L’escursione di sabato prevede un passaggio su ripidi gradini intagliati nella roccia, reso più agevole da una corda fissata alla parete. Si raccomanda di portare una torcia per visitare le gallerie di Cima Caldiera.

Abbigliamento: tutto quello che è necessario in montagna anche se in estate.

Obbligatori giacca a vento, mantella antipioggia, scarponi da trekking; bastoncini consigliati.

La quota di partecipazione individuale:

varia da € 158,00 con un minimo di 25 partecipanti, a € 138,00 con un minimo di 35 partecipanti (in base al numero degli iscritti) .

In caso di non raggiungimento di 25 iscritti o se si superassero i 35 partecipanti la quota subirà delle variazioni.

La quota comprende:

-          viaggio in autobus g.t.;

-          vitto e alloggio dell’autista;

-          n°2 pernottamenti in camere con servizi privati e prima colazione;

-          acqua in caraffa;

-          cena del venerdì e del  sabato;

-          assicurazione medica e bagaglio.

La quota non comprende:

    -    il vino ai pasti;

-          i pranzi;

-          la guida escursionistica da pagare in loco ( 6/8 € in base al nr. dei partecipanti);

-          QUANTO NON INCLUSO ALLA VOCE LA QUOTA COMPRENDE. 

 «Di tutti i momenti della guerra, quello precedente l’assalto era il più terribile.
“Pronti per l’assalto!” ripeté ancora il capitano.
L’assalto! Dove si andava? Si abbandonavano i ripari e si usciva. Dove? Le mitragliatrici, tutte, sdraiate sul ventre imbottito di cartucce, ci aspettavano. Chi non ha conosciuto quegli istanti, non ha conosciuto la guerra.
Le parole del capitano caddero come un colpo di scure. La 9° era in piedi, ma io non la vedevo tutta, talmente era addossata ai parapetti della trincea. La 10° stava di fronte, lungo la trincea, e ne distinguevo tutti i soldati. Due soldati si mossero e io li vidi, uno a fianco dell’altro, aggiustarsi il fucile sotto il mento. Uno si curvò, fece partire il colpo e s’accovacciò su se stesso. L’altro l’imitò e stramazzò accanto al primo. Era codardia, coraggio, pazzia? Il primo era un veterano del Carso»

Un anno sull’altipiano Emilio Lussu. Parigi 1938

Dal romanzo ha preso ispirazione anche Francesco Rosi per il film Uomini contro, del 1970, con Gian Maria Volonté.                                                                            


L’escursione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale per l’anno in corso.

 

Organizzatori:  Gian Piero Zurli