associazione culturale in Perugia dal 1986
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La foresta di Camaldoli è parte integrante del parco nazionale delle Foreste Casentinesi. E’ una delle valli geologicamente più belle dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Il parco nazionale racchiude al suo interno boschi tra i più estesi e meglio conservati d’Italia e di notevole interesse naturalistico il cui valore è riconosciuto a livello internazionale. Le precipitazioni in questa zona, infatti, sono abbondanti ed è così che ha potuto attecchire e svilupparsi una così rara e mirabile serie di ecosistemi forestali difficili da riscontrare in altri settori appenninici. La posizione e la mistica bellezza dei luoghi hanno sempre fatto del Casentino un luogo in cui è possibile ritornare a Dio e meditare con se stessi. Il luogo invita al silenzio e alla meditazione al ritorno dentro se stessi e al recupero di una dimensione reale dell’essere uomo.
A questo proposito ricordiamo che nell’anno 1012 risale la donazione a San Romualdo da parte del conte Maldolo (Camaldoli forse casa del conte Maldolo) del territorio in cui fu costruito il famoso Eremo.
Partenza: ore 8,00 da Perugia - piazzale del Bove.
Percorso: in autobus Perugia – E.45 direzione Cesena – Bagno di Romagna – Badia Prataglia.
Escursione: il percorso si svolge interamente all’interno delle superbe foreste casentinesi di abete e faggio. La partenza inizia dal paese di Badia Prataglia ( mt.906 s.l.m.); prima di iniziare l’escursione si potrà visitare (se è aperta) la Pieve di Santa Maria Assunta, fondata dai benedettini nel X sec.. Il sentiero si imbocca a destra subito dopo l’ufficio turistico in direzione rifugio Casanova. Si sale in direzione località Cavalla Pazza ( mt.1216 s.l.m.); in questa località una radura di felci e ginestre prende il posto della foresta: attraversiamo la radura in direzione del bivio con il sentiero n.66, loc.Poggio alle Capre (mt.1280 s.l.m.), che ci condurrà al Passo Fangacci ( mt.1229 s.l.m.) dove c’è una bella area attrezzata con tavolini, fontanile e rifugio della Forestale. Qui è possibile fare la pausa pranzo.
Dal Passo Fangacci partiamo in direzione di Prato alla Penna in salita fino ad arrivare a quota 1354, poi in leggera discesa fino al Prato alla Penna (mt.1248 s.l.m.). Qui si può fare una sosta sui prati.
Per un lieve pendio si raggiunge località Gioghetto (mt.1239 s.l.m.) e si continua a salire fino a Prato Bertone (mt.1342 s.l.m.); lì arrivati, lasciamo il sentiero Italia 00 prendendo la deviazione sulla sinistra e iniziamo a scendere in direzione del Sacro Eremo (mt.1103 s.l.m.). Qui potremo fare una breve sosta culturale spirituale alla “Cittadella celeste” e, chi vuole, può visitare l’eremo ( apertura pom.ore 15 – 18 ). Dal Sacro Eremo scendiamo in direzione di Camaldoli ( mt.813 s.l.m.), costeggiando in parte la strada in parte il torrente. Lungo il sentiero si incontrano: le “tre croci” che un tempo segnavano il confine della clausura non oltrepassabile dalle donne in direzione dell’eremo; la cappella di San Romualdo (fondatore dell’ordine dei monaci Camaldolesi) e la cappella della Madonna della Neve.
Arriviamo a Camaldoli, breve visita al paese; chi vuole può visitare il santuario “per rigenerare l’anima” e l’antica farmacia dei monaci camaldolesi “per alleviare le fatiche del corpo messo a dura prova”.
Difficoltà: percorso che richiede un buon allenamento ( circa 700 mt. di dislivello in salita e 600 mt. di dislivello in discesa per un totale di 6 ore circa di percorrenza escluse le soste);
Interesse: naturalistico, paesaggistico,culturale e spirituale.
Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking, k.way, mantella antipioggia e ricambio da lasciare in autobus.
Pranzo: al sacco.
Ritorno a Perugia per le ore 20,00.
Costo: 12-15 euro a seconda del numero dei partecipanti