associazione culturale in Perugia dal 1986
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Attraverso la Val d’Abisso a scoprire la spettacolare Balza Forata
Il Monte Nerone è il più settentrionale dei massicci calcarei dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Situato interamente nelle Marche, è facilmente raggiungibile dall’Umbria attraverso la via di comunicazione del passo appenninico di Bocca Serriola. Il complesso montuoso si estende per 60 chilometri quadrati e presenta una dislocazione altitudinale da 330 m del fondovalle ai 1525 metri della cima del Nerone.
Ritrovo e partenza: alle ore 8,00 precise da Perugia, piazzale del Bove già “colazionati”
Percorso in autobus: Perugia, Città di Castello, valico Bocca Serriola, Piobbico e ritorno
Escursione: Il nostro itinerario inizierà dal paese di Piobbico, nei pressi della piccola Chiesa di Santa Maria in Val d’Abisso (m 379 s.l.m.). Subito ci accoglie il “Mulinaccio” resti di una civiltà medievale che attingeva alle risorse naturali del territorio. Ci si addentra nella Val d’Abisso, dominata da pareti di roccia, traversando più volte il torrente, fino ad arrivare alla vecchia cava di travertino. Attraversato di nuovo il corso d’acqua si costeggia l’inizio della caratteristica forra del torrente Val d’Abisso che è incisa per lo più nei calcari giurassici ed è uno dei luoghi più impervi del Nerone e costituisce un vero paradiso per speleologi e rocciatori. Il sentiero sale poi a zig-zag su un ghiaione piuttosto ripido prima di arrivare al caratteristico anfratto della Balza Forata o Foro della Madonna, panoramico punto di osservazione con un arco naturale che si affaccia sul bosco sottostante. Si continua a salire inoltrandosi nel bosco di faggi, costeggiando pareti nude di roccia, fino ad arrivare a capo del vallone e uscire sui pascoli in vista del rifugio Corsini (m 1323 s.l.m.), dove effettueremo la sosta pranzo. Si riparte scendendo tutto l’antistante Prato del Conte e continuando a mezza costa fino al Passo della Madonna, caratteristico passaggio su roccette con statuina della Madonna incastonata in una piccola nicchia. Da questo punto il sentiero, pietroso, scende ripido in ambiente di pascolo, a prato e cespugliato e dopo un lungo traverso nel bosco arriva in prossimità dei resti di Mondelacasa, i “Muracci”, antica residenza dalla quale i Brancaleoni, nobile famiglia di origine longobarda, scesero per instaurarsi a Piobbico nel castello-dimora che da 1000 anni porta il loro nome. Si continua a scendere fino alla vecchia strada della cava abbandonata vista al mattino, che con una serie di tornanti conduce di nuovo a Piobbico.
Difficoltà: percorso che richiede un ottimo allenamento, piedi saldi e assenza di vertigini (circa 1100 metri di dislivello in salita e 1000 metri in discesa, con tratti piuttosto ripidi) per un totale di circa 10 chilometri e 6,30 ore di percorrenza
Interesse: naturalistico-paesaggistico
Abbigliamento: sono obbligatori scarponi da trekking con scolpitura suola in buono stato, k-way e ricambio.
Pranzo: al sacco.
Ritorno a Perugia: previsto intorno alle ore 20,00
Costo: 12-15 € in base al numero dei partecipanti