associazione culturale in Perugia dal 1986
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Il progetto “ aree verdi e parchi urbani a Perugia: una storia nuova” consiste nel tracciare un corridoio pedonale tra le aree verdi e i Parchi urbani di Perugia, questo mentre si attraversa la città. Un’idea che abbiamo coltivato da tempo e che ora si è concretizzata in un percorso ad anello, che permette di camminare dentro e fuori le mura della nostra Perugia, immersi per quanto possibile negli spazi verdi che ancora regalano emozioni. Il suo sviluppo totale è di circa 20 km, oggi vi proponiamo di percorrerne insieme un primo tratto.
L’itinerario proposto inizia dal monumento ai caduti del Borgo XX giugno, uno dei luoghi dove più si concentrano cultura e storia dell’identità cittadina; è ancora viva la memoria della resistenza della città alle truppe mercenarie inviate da papa Pio IX, nel 1859, per reprimere la rivolta popolare. Nel 1909 la laica giunta del Comune di Perugia eresse un monumento ai caduti della repressione pontificia proprio all’ingresso dei giardini del Frontone, ponendo la tiara pontificia sotto la zampa del Grifo cittadino, a significare l’indipendenza dal Papa. Questo è il luogo da dove, ancora oggi , parte la “Marcia per la pace Perugia-Assisi, voluta da Aldo Capitini che sfilò per la prima volta nel 1961.
In breve si arriva al poligono di tiro, dove fu fucilato Mario Grecchi, partigiano e medaglia d’oro della Resistenza. Si prosegue verso l’Arco di San Pietro la cui facciata esterna è stata progettata da Agostino di Duccio e Polidoro di Stefano alla fine del XV secolo. Oltrepassata la porta ancora pochi passi e si gira a destra in Via del Deposito, ci troviamo subito davanti alla casa natale del pittore Gerado Dottori (appartenuto alla corrente futurista e firmatario del manifesto dell’Aeropittura) la cui arte è ricordata e celebrata da luminose istallazioni colorate poste sui muri e le pareti delle case.
Proseguendo, in via del Laberinto alzando gli occhi, vedremo opere in terracotta affisse alle pareti, a memoria dell’attività del laboratorio Biscarini-Angeletti, artisti-artigiani, scultori e restauratori.
Ora, lasciamo il Borgo Bello alle spalle e scendiamo con ripide scalette di legno in via del Cortone, e troviamo il Circolo del Tempo Bono, storica istituzione fondata da artigiani e commercianti. Nello spazio antistante è stata realizzata un’oasi verde che permette di sedersi e godere di un panorama che spazia su buona parte dell’Appennino. Raggiunta via XIV Settembre, entriamo nel Parco di Santa Margherita, che ci accoglie con le strutture monumentali dell’ex Ospedale Psichiatrico di Santa Margherita, dalle origini ottocentesche.
Le costruzioni del vecchio manicomio, ospitano scuole, sedi universitarie e uffici della Usl 1 e due 2 palazzine sono utilizzate come una casa famiglia per i “pazienti” bisognosi di costante attenzione.
Continuando in discesa per la strada bianca, che si fa più stretta e che scende ripida verso un piccolo corso d’acqua, si iniziano e vedere gli orti che una volta venivano lavorati dai ricoverati e che ancora oggi svolgono un’ importante funzione sociale perché coltivati dai pensionati perugini.
Risaliamo la collina per stradicciola bianca fino ad incrociare una strada asfaltata, girando a destra si raggiungono gli ultimi edifici dell’ ex manicomio, dove ora si trova il Centro linguistico Universitario.
Rientriamo verso il centro storico percorrendo Via Enrico Dal Pozzo, dove si trova una bella fonte medievale a due vasche; siamo arrivati in Piazza Monteluce con il monumentale complesso della Chiesa di Santa Maria Assunta con annesso Convento, risalente al XIII sec. e utilizzato come ospedale cittadino fino al 2009.
Saliamo verso il “toppo” imboccando via Cialdini dove possiamo notare le vecchie botteghe medievali, ed in breve raggiungiamo il cassero di porta Sant’Antonio e rientriamo in città percorrendo Corso Bersaglieri, giriamo a destra in Via del Cane e seguendo le mura sopra Viale S. Antonio, giungiamo in Piazza del Melo, sede del POST, il museo interattivo dedicato alla cultura scientifica.
Si prosegue per Via del Melo, verso la porta del Bulagaio, dal nome dell’omonimo fosso sottostante, ma prima di essa, girando a sinistra percorriamo la via del Bulagaio e, con attenzione, ci arrampichiamo su per via dei Barutoli.
Sbucati in via dei Pellari, in breve ci troviamo nel Parco di Porta S. Angelo, realizzato a ridosso delle mura medioevali, con belle aperture panoramiche verso l’alta valle del Tevere. Sul vialetto imbrecciato si costeggiano le mura e poco dopo si ha la possibilità di rientrare su Corso Garibaldi o di proseguire nel verde fino alla porta dello Sperandio.
Continuiamo a camminare sotto le mura, ed in breve si arriva a porta Sant’Angelo con il bel Tempietto di Sant’Angelo ed il suo accogliente prato che ci invita alla sosta.
La camminata termina qui, ogni partecipante tornerà al punto di partenza autonomamente, scegliendo il percorso che più gli aggrada.
Abbigliamento: consigliate calzature comode ma adatte al percorso che si sviluppa sia in area urbana che all’interno di aree verdi
Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.
L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.