associazione culturale in Perugia dal 1986
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Incombente sull’abitato di Visso, il Monte Careschio (m. 1366) svetta tra il Monte Fema e le ripide pareti del Monte Bove, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Purtroppo il suggestivo centro storico di Visso è attualmente non visitabile ed oggetto di un profondo intervento di ricostruzione a seguito del terremoto del 2016/17.
L’itinerario ad anello ripercorre un tratto dell’antica via della “Madonna di Macereta et Loreto”, un tempo percorsa dai pellegrini che dal Regno di Napoli si recavano al Santuario di Loreto, attraversando i Sibillini.
Parcheggiate le auto nei pressi della Rocca di S. Giovanni con la torre del Mastio alta 24 m e l’incastellamento risalente al XIII secolo, inizieremo il nostro cammino seguendo per un breve tratto il tracciato del Grande Anello Sibillini fino al bivio di C.le della Croce (813 m). Si segue ora il sentiero 307 lungo il versante ovest del Monte Careschio che si sviluppa parallelamente alla valle del Torrente Ussita, in leggera ma costante salita.
Si cammina tra la bassa vegetazione, con bellissimi scorci a destra, sulla testata della valle e sulla parete del M. Bove e sul trapezoidale Pizzo Tre Vescovi. Si intercetta il sentiero 306, che sale da Sasso di Ussita, che con un lungo e sostenuto percorso in salita, esce su ampia prateria in un ambiente bucolico e di grandi panorami, ( loc. le Arette 1113 m. ).
Il nostro sguardo sarà attratto verso sud dalle imponenti cime del Rotondo, del Pizzo Berro e delle cime nord e sud del Bove.
Ora si prosegue su strada che in breve ci porta davanti all’imponente Santuario di Macereto (998 m.), di forma ottagonale, costruito nel XVI secolo, con recinto murario e portico che racchiude la Basilica e il Palazzo delle Guaite. Purtroppo anche questa monumentale opera dell’arch. Gian Battista da Lugano, su modello attribuito al Bramante, non è al momento visitabile causa terremoto.
Il luogo si presta benissimo per la sosta pranzo.
Lasciato il santuario alle nostre spalle, si segue fedelmente la segnaletica del G.A.S. che prima valica facilmente il fosso La Valle e poi risale per ampi prati fino alla sella di San Macario (1152 m.), fiancheggiata dal bosco posta tra il monte Morelle ed il versante O del monte Careschio, di cui non raggiungeremo la cima (1366 m.) per non aggiungere ulteriore dislivello al percorso.
Da questo punto inizia la discesa verso Visso, toccando la F.te dell’Oppio (asciutta) e si attraversano alcuni fossi che convergono alla frazione di Borgo S. Antonio. Si rientra nella pineta e in breve torneremo a chiudere l’anello al colle della Torre e, di lì a poco, alle auto.
Occorre munirsi di sufficiente scorta d’acqua, (consigliato almeno 1,5 litro) lungo il percorso non si incontrano fonti (a Macereto potrebbe trovarsi una fonte, ma non siamo certi che sia funzionante)
Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, consigliati bastoncini, giacca a vento, antipioggia e ricambio completo da lasciare in auto
spese carburante da dividere per ogni equipaggio
Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.
L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.