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Sabato 18 e domenica 19 marzo 2023 PARCHI REGIONALI Tra Romagna e Marche, la riviera di San Bartolo e Pesaro capitale della cultura

associazione culturale in Perugia dal 1986
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Sabato 18 e domenica 19 marzo 2023

PARCHI REGIONALI

Tra Romagna e Marche, la riviera di San Bartolo e Pesaro capitale della cultura

 

La città di Pesaro è stata proclamata capitale italiana della cultura per il 2024, noi con un anno di anticipo, vi proponiamo una due giorni per scoprire i suoi tesori artistici e naturalistici.

Ritrovo e partenza:  parcheggio Borgonovo (lato Centova) alle ore 7.30  per carico dei bagagli, secondo appuntamento alle 07.45 dalla piazza del mercato (vicino stazione Carabinieri) a Ponte San Giovanni. Sosta colazione durante il viaggio. Arrivo a Pesaro dopo ca 2 ore.
Mezzo di trasporto:  Autobus
Rientro a Perugia:  domenica 19 marzo in serata
Percorso in pullman/macchina:  Perugia - Falconara - Pesaro
Organizzatori:  Lorena Rosi Bonci  Gian Piero Zurli  
Sabato 18 marzo 2023

Perugia - Pesaro

Una guida turistica ci accompagnerà per tutta la mattina, facendoci apprezzare una città che ha dedicato al suo celebre compositore il Rossini Opera Festival e che offre un importante e poco noto patrimonio culturale, tanto da essere  stata proclamata  “Città Creativa UNESCO della Musica” dal 2017 e Capitale italiana della cultura per il 2024.

Partiremo dal Piazzale della Libertà, dov’è la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, punto di riferimento per tutti i pesaresi e visitatori della città, e il villino liberty Ruggeri, quindi per  viale della Repubblica fino alla Rocca Costanza del XV sec., che prende il nome da Costanza Sforza, e alla Grande Sottilissima di Pietro Consagra del 1995, per  poi visitare  la chiesa di San Francesco, che  conserva la tela della Madonna Immacolata attribuita a Federico Zuccari, la cattedrale con i pavimenti musivi  di vari livelli ed epoche, la piazzetta Mosca dov’è il gruppo scultoreo  della Memoria, dedicato ai grandi marchigiani, opera di Giuliano Vangi, uno dei luoghi più fotografati di Pesaro, e infine il Museo Nazionale Rossini, che ospita in dieci sale  raccolte permanenti ed eventi sulla vita e le opere del compositore < www.museonazionalerossini.it . Dopo la sosta pranzo, libera,  si propone la visita, a piacere, a uno o più musei, eventualmente con il “Biglietto Unico Pesaro Musei”  www.pesaromusei.it , a cominciare dalla  visita a Palazzo Mosca, sede dei   Musei civici, lasciato in eredità alla città dalla marchesa Vittoria Toschi Mosca (1814-1885), sulla cui facciata è stato inaugurato nel 2021 l’Orologio Climatico, nella cui corte è la “Libreria Open Air” e la Medusa maledetta autoritratto del maiolicaro Mengaroni.  I Musei Civici presentano  opere straordinarie, tra le tante, come la Pala Pesaro di Giovanni Bellini, restaurata nel 2021, capolavoro del Rinascimento italiano, La caduta dei giganti di Guido Reni, il sensazionale ritratto di Maddalena Osuna Giron, amata da Francesco Maria II della Rovere (scelto come volto promozionale dei Musei Civici), attribuito alla bottega di Barocci. E  inoltre ceramiche di varie epoche, tra cui le maioliche rinascimentali realizzate sotto gli Sforza e i Della Rovere,  lustri di Mastro Giorgio da Gubbio, fino al prezioso vaso in  porcellana di Giò Ponti.  Interessante a palazzo Mosca la Sonosfera inaugurata nel 2020, anfiteatro tecnologico per l’ascolto di ecosistemi sonori, straordinario strumento multifunzionale di divulgazione scientifica ( orari 11 e 17,30)  www.pesaromusei.it/sonosfera

 

Per chi fosse interessata/o si propone  anche Casa Rossini, dove nacque e visse i primi anni il compositore, che  presenta  un percorso multimediale, il suo fortepiano, spartiti, libretti, disegni e le famose caricature. O anche il Museo archeologico  con le stele picene di Novilara, i reperti dal Lucus Pisaurensis e dalla  Pisaurum romana, l’idrìa in bronzo del VI sec. a C., l’Amorino arciere, etc.;  la Biblioteca Oliveriana, con rari manoscritti di Tasso e Leopardi, il Mappamondo oliveriano (1508-10) e il manoscritto del XV sec. che si apre a forma di cuore, e la domus romana di via dell’Abbondanza del I sec. a.C. con mosaici.

Al termine  delle visite, sistemazione all’hotel Mediterraneo, a ridosso del lungomare, cena al ristorante interno e pernottamento. 

Difficoltà: classificazione T (turistica) trattandosi di una visita guidata nel centro storico

Pranzo: al sacco o presso ristori nel centro di Pesaro

Interesse:  culturale, storico-artistico-archeologico

Costi individuali :

La quota per la visita guidata di Pesaro con guida specializzata ( circa 4 € ), l’ingresso al Museo Nazionale Rossini ( 6 €  per il gruppo con guida); a piacere, dalle 15,30 alle 18,30 circa, l’ingresso ad altri cinque musei a scelta  con eventuale “Biglietto Unico Pesaro musei” a  12 € ( mentre ogni singola struttura costa 7 € ),quali: Musei civici di Palazzo Mosca, Casa Rossini, Museo archeologico Oliveriano, Domus romana di via dell’Abbondanza, Museo della Bicicletta. Eventuale visita alla Sonosfera € 7.

Domenica 19 marzo 2023

Parco del Monte San Bartolo 

 

Dopo la colazione in albergo, ci  sposteremo in autobus appena fuori città per  iniziare la nostra escursione che ci farà attraversare il Parco Naturale del Monte San Bartolo, un piccolo mondo a sé stante, una spina verde che si allunga sulla costa dell’Adriatico, da Pesaro a Gabicce tra Marche e Romagna.

La partenza dell’escursione sarà preceduta dalla visita guidata di Villa Caprile o Mosca, ai piedi del colle di San Bartolo, ora sede dell’Istituto Tecnico  Agrario Cecchi, voluta dal marchese Giovanni Mosca come villa di campagna, risale alla fine del XVII sec. Visiteremo gli interni con  le sale affrescate e decorate da stucchi raffinatissimi,  l’oratorio di San Francesco, ed il vasto parco con alberi monumentali con il giardino all’italiana con grotte, fontane e giochi d’acqua.  Usciti dal parco della villa, riprendiamo il cammino lungo la strada in asfalto  in accentuata salita fino ad un incrocio, seguendo il segnavia del sentiero CAI nr. 151(strada Bocca del Lupo ).  Proseguiamo con un susseguirsi di piacevoli saliscendi tra campi coltivati e il secolare bosco che circonda la soprastante storica Villa Imperiale, antica residenza sforzesca nel XV secolo, ampliata e affrescata per volere dei duchi Della Rovere nel XVI secolo dall'architetto urbinate Girolamo Genga.

Si attraversa la strada Panoramica (la incontreremo più volte) e su  sentiero sterrato in breve si giunge al caratteristico borgo di Santa Marina Alta, attraversato il quale si percorre con attenzione  uno scosceso sentiero che taglia i tornanti della strada, fino a  ricongiungersi nuovamente alla Panoramica, da percorrere per qualche centinaio di mt. Si torna ad abbandonare  la strada svoltando a destra su di un sentierino ben tenuto che conduce, dopo aver attraversato un ampio prato al cui inizio scorgiamo un cartello del Parco che ci informa dell’esistenza in epoca romana di un approdo chiamato “Punta degli schiavi” evidentemente destinato al traffico commerciale di schiavi, ai piedi del Monte Castellaro.

Occorre seguire la strada asfaltata “Panoramica”, fino ai piedi del Monte Brisighella, in prossimità di un camping.

Il sentiero in salita su pendenza discreta, guadagna  un bel crinale che divide la falesia a strapiombo sul mare da un grande campo coltivato con belle aperture panoramiche.

Tornati nuovamente sulla strada si lambiscono le pendici del Monte Trebbio. Nel punto più alto è posta una piazzola di sosta dalla quale si può godere di una notevole visuale su tutta la riviera romagnola, arrivando nelle giornate limpide a scorgere il porto di Ravenna.

Si svolta quindi a destra nei pressi di un bar ristorante,  imboccando un breve tratto di sentiero che aggira una collinetta e giunge a Fiorenzuola di Focara, il cui nome ricorda che da questo promontorio, unico rilievo tra Trieste ed il Conero, si accendevano fuochi notturni per indirizzare i naviganti.

La luce calda e avvolgente che sale dal mare, duecento metri più in basso, accende il rosso dei mattoni, tra scorci e giardini  silenziosi, su fino al belvedere del campanile, simbolo del borgo e residuo dell’antica chiesa di sant’Andrea crollata a mare dopo un terremoto nel 1916.

Della lunga storia di carattere difensivo restano tre dei cinque bastioni che segnavano la cinta muraria e qualche bel portale.

Il percorso prosegue su sentiero e su strada asfaltata fino al piccolo  abitato  di Casteldimezzo.

Un tempo chiamata Gaiola, Galliola e Gazoleto, Casteldimezzo assunse dal XIV secolo l’attuale denominazione, indicante una posizione intermedia tra Gabicce e Fiorenzuola. Grazie alla sua posizione facilmente difendibile e alla presenza del vicino porto di Vallugola, il castello fu utilizzato come dimora per rusticale sollievo dagli Arcivescovi di Ravenna. Passata ai Malatesta nel 1356, divenne poi proprietà degli Sforza e dei Della Rovere. Oggi delle antiche mura medievali rimangono solo poche tracce. Visiteremo la Chiesa dei Santi Apollinare e Cristoforo, risalente al Mille ma ricostruita (la dedicazione indica le lontane origini ravennati), dove è custodito un Crocifisso quattrocentesco attribuito ai veneziani Antonio Bonvesin e Jacobello del Fiore, ritrovato in riva al mare dentro una grande cassa di legno.

Usciti dalle vecchie mura, un ultimo sguardo sul mare e poi, prima su asfalto e di seguito su stradicciola in discesa, passeremo nei pressi dell’Area archeologica di Colombarone, scavata dal 1938 al 2008, che ha restituito una domus, una basilica di VI- VIII e una pieve medievale, al momento non visitabile.  Poco oltre ci aspetta l’autobus per fare ritorno a Perugia.

Difficoltà :  classificazione E (escursionistica)

Dislivello : in salita e discesa circa 350 mt

Lunghezza: circa 14 km

Tempo di percorrenza:  circa 5 ore soste escluse

Pranzo: al sacco 

Interesse: storico - naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

Costi individuali :

La visita guidata di Villa Caprile 7€.

 

 

Traccia GPX:  230319-M-San-Bartolo.gpx Scarica file GPX Visualizza percorso
Interesse:  naturalistica - paesaggistico e culturale.
Massimo numero di partecipanti:  42
Pranzo:  al sacco
Indicazioni utili

Abbigliamento: Per l'escursione nel Parco di San Bartolo obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

Quota di partecipazione individuale

 MINIMO di 20 partecipanti = euro 160,00
 MASSIMO  di 35 partecipanti  = Euro  114,00

Supplemento camera singola = euro 15,00  (disponibili solo 2 camere)

La quota comprende:

- sistemazione in albergo ctg. 3  stelle a ridosso del centro storico e vicinissimo al mare-viaggio in pullman come da programma
- vitto e alloggio dell’autista
-1 cena in albergo a base di pesce: buffet di verdure cotte e crude, antipasto caldo e freddo, primo , secondo     dessert, bevande
- prima colazione a buffet con dolci e salati
- tassa di soggiorno di soggiorno
- assicurazione medica
 
La quota non comprende:

- i pranzi del 1° e del 2°giorno ed eventuale cena del 2°giorno

- eventuali ingressi a musei o altri luoghi dove è previsto un costo e visita guidata Pesaro

- assicurazione annullamento circa € 12 da emettere al momento del pagamento dell’acconto
- gli extra in genere e quanto non incluso alla voce la quota comprende.

Supplemento pranzo al sacco per domenica € 8,00  da comunicare alla prenotazione

L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.