associazione culturale in Perugia dal 1986
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L’Oasi WWF del lago di Alviano comprende gran parte degli ambienti tipici delle zone umide di acqua dolce: fiume, palude, stagni, acquitrini, prati allagati, bosco igrofilo. È una delle zone umide più estese dell’Italia centrale ed è di origine artificiale: si tratta infatti di un ambiente creato ex-novo in seguito alla realizzazione di uno sbarramento lungo il corso del Tevere; in questo caso l’Uomo, una volta tanto, è intervenuto positivamente, ripristinando grazie ad una attenta progettazione e a una costante gestione attiva dell’area ambienti acquatici altrove scomparsi da oltre un secolo.
L’Oasi fa parte del Parco fluviale del Tevere, parco Regionale dell’Umbria, che comprende anche il Lago di Corbara, le Gole del Forello e ampie porzioni dei circostanti rilievi collinari. Nata nel 1990 è oggi una Zona Speciale di Conservazione (SIC IT5220011) e anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT5220024).
L’Oasi ha una estensione complessiva di circa 900 ettari, suddivisa in una superficie paludosa di circa 500 ettari ed oltre 300 di bosco igrofilo, con prevalenza di ontano nero, pioppo bianco e varie specie di salici. La rigogliosa flora idrofita comprende vaste distese di Potamogeton, Najas e Ceratophyllum, che formano vere e proprie praterie sommerse e galleggianti. Tra le piante palustri emergenti troviamo: iris giallo, carice, scirpo, tifa, giunco e cannuccia di palude. Grazie alla grande diversificazione degli ambienti, l’oasi è frequentata nei vari periodi dell’anno da molte specie di uccelli, sia migratrici che stanziali, tra le quali si annoverano: folaga, falco di palude, martin pescatore, svasso maggiore e numerose anatre, sia tuffatrici che di superficie. Dagli anni ’90 ad oggi si è passati dalle 100 specie di uccelli alle circa 200 attuali; questo stupefacente incremento è frutto di una attenta gestione della Riserva, che consiste non solo nell’evitare ogni forma di disturbo umano, ma anche in un approccio dinamico nella conservazione degli ambienti. Saremo accompagnati nella visita dall’esperto ornitologo dott. Francesco Velatta, che ci illustrerà le varie specie che potremo vedere.
Ritrovo e partenza: 1°appuntamento ore 8.30: Perugia - Borgonovo. 2°appuntamento ore 8,45 Ponte San Giovanni, davanti alla Caserma dei Carabinieri. Si ricorda che la notte tra il 30 e il 31 marzo gli orologi devono essere spostati avanti di un’ora per l’ora legale, attenzione a non arrivare all’appuntamento con un’ora di ritardo!
Tragitto in auto: Perugia – Ponte S. Giovanni – E45 direzione Todi – uscita Todi-Orvieto, prima di Orvieto prendere per Baschi e poi per Alviano. Colazione ad Alviano.
Percorso a piedi: durante la mattinata percorreremo una comoda carrareccia esterna all’Oasi con affacci panoramici sul lago per avvistamento dell’avifauna. Ritorneremo poi per lo stesso percorso. Dopo la sosta pranzo in una piccola area attrezzata entreremo nel perimetro dell’Oasi vera e propria e percorreremo sia il sentiero vecchio lungo l’argine con il fiume Tevere, a tratti un po’ sconnesso e con tronchi caduti da superare, sia il sentiero nuovo con vari capanni di avvistamento, alcuni abbastanza piccoli e in grado di ospitare non più di una decina di persone. Al termine della visita ci sposteremo ad Alviano per ammirare il suggestivo castello ove è possibile visitare il museo dei capitani di ventura e della civiltà contadina, nonché un centro di documentazione del Parco Fluviale del Tevere.
Interesse:paesaggistico, naturalistico e faunistico
Difficoltà: Dislivello praticamente inesistente – lunghezza circa 8 km – È richiesta una discreta condizione fisica.
Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking, abbigliamento da escursione. Consigliatissimi binocolo e macchina fotografica.
Pranzo: al sacco
Quota di partecipazione: spese delle auto da dividere tra ciascun equipaggio. Ingresso all’Oasi 4 euro a persona, ingresso al museo del Castello di Alviano 2 euro a persona.
Ritorno a Perugia: verso le ore 19.30 circa.
Un eventuale annullamento per maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato per email entro il giorno SABATO 30 MARZO, quindi gli iscritti all'escursione sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di NaturAvventura. In mancanza di comunicazioni, l'escursione risulterà confermata e si svolgerà regolarmente come da presente programma.