associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG)
email: post@naturavventura.it – www.naturavventura.it
L’amicizia fra la nostra associazione e la comunità di Civita di Cascia prese il via l’anno scorso, quando, dopo un impegnativo e bollente giro sul Monte Pizzuto, siamo stati accolti nel paese semidistrutto con un generoso rinfresco a base di prodotti tipici km 0: roveja, tartufo, e pecorino. Oltre alla roveja di Cività di Cascia, che già dal 2006 è un presidio Slow Food, da pochissimi giorni L’Umbria si può vantare di un nuovo importante riconoscimento alimentare: la ricotta salata della Valnerina, di cui è produttore anche l’Azienda de Carolis di Civita.
Saranno Silvana Crespi (scopritrice e produttrice della roveja di Civita, insieme ad altre 3 donne imprenditrici) e Luigi de Carolis (caseificio con 400 fra pecore e capre) ad illustrare i loro prodotti, e soprattutto a farli assaggiare. Quest’anno, come novità, ci sarà la favolosa ricotta salata erborinata, fatta con delle misteriose erbe del Monte Pizzuto.
L’escursione che proponiamo è a pochi chilometri da Civita di Cascia, nell’Alta Valle del Velino, dove nasce, appunto, il fiume Velino, che più avanti si precipiterà nel Nera, formando le meravigliose Cascate delle Marmore. La zona, composta da numerose cime che superano i 1800 m, offre, per la sua posizione centrale rispetto al Terminillo, Gran Sasso, Monti della Laga e Monti Sibillini, dei panorami mozzafiato. La vetta più alta è il monte Pizzuto (1903 m), meta di una nostra escursione dell’anno scorso, seguita dal monte Boragine (1824 m), raggiungibile da diverse località. Noi lo affronteremo dal versante di Cittareale, luogo di nascita dell’Imperatore Vespasiano, figlio di Vespasia Polla di Norcia.
Ritrovo e partenza: Perugia parcheggio Borgonovo – Centova: ore 7,30; Ponte San Giovanni davanti alla Caserma dei Carabinieri ore 7.45. Colazione in Valnerina.
Itinerario in autobus: Perugia – Foligno – Valnerina – Serravalle – Cascia – Civita - Cittareale
Percorso a piedi:
Punto di partenza è un albergo abbandonato (1327 m), poco prima degli impianti di risalita di Selva Rotonda, da dove parte una comoda sterrata che in leggera discesa ci porta verso la Valle di Capo d’Acqua. Passata anche la Valle dell’Acqua Santa (1265 m) iniziamo a salire in mezzo all’ombrosa faggeta di Ceppo Nero. A quota 1610 usciamo dal bosco, per raggiungere per prati il Rifugio di Fragola Rossa, ora adibito a ricovero per i bovini. Imponente vista sul Monte Pizzuto, sui Monti della Laga, sul Gran Sasso. Su pista erbosa proseguiamo fino alla Forca di Fao (1656), poi, sempre in salita, passando al fianco del Monte Arcione, arriviamo al Monte Boragine (1824), dove al panorama di prima si aggiungono il Velino, il Terminillo, i Monti Sibillini, oltre ai monti della Valnerina.
Il ritorno segue lo stesso itinerario dell’andata fino alla Forca di Fao, dove imboccheremo una comoda e panoramica sterrata (bella vista su Cittareale e la sua Rocca) che ci porta, rimanendo sempre in quota, al rifugio Manetti e poi agli impianti di risalita Selva Rotonda (1533 m) dove ci aspetta il pullman.
Spostamento in autobus a Civita di Cascia, dove concludiamo la giornata in allegria in compagnia della sig.ra Silvana Crespi referente del Presidio Slowfood della Roveja di Civita di Cascia e del Sig. Luigi De Carolis (Presidio Ricotta salata della Valnerina) e la moglie Natalina. Possibilità di acquistare legumi (roveja, ceci, cicerchie ecc), farro, pecorino, zafferano ecc.
Interesse: paesaggistico-naturalistica, gastronomico (la roveja, il pecorino, la ricotta salata)
Difficoltà: E' richiesto un certo allenamento: dislivello in salita: 600 m in discesa 400 m, lunghezza ca 14 km, ca 5 ore di cammino escluse le soste. Fino a quota 1610 siamo quasi sempre nell’ombra. Il percorso si snoda su sterrate, sentieri e piste erbose, che non presentano grosse difficoltà.
Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking, cappellino, creme solari, giacca a vento leggera o kway, opportuni i bastoncini. Ricambio in autobus in caso di tempo incerto.
Pranzo al sacco. Portare una scorta sufficiente di acqua. Le numerose fonti sono quasi tutte secche.
Quota di partecipazione 16 euro per il pullman + 1 euro contributo vino Busti.
Ritorno a Perugia: attorno alle ore 20.00