associazione culturale in Perugia dal 1986
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Da venerdì 12 a domenica 14 settembre 2014

ALPI

La Grande Guerra nell'Ampezzano

PROGRAMMA

Venerdì 12 settembre

Ore 6.00 partenza in autobus dal parcheggio Mini Metrò, lato deposito Sulga a Pian di Massiano. Pranzo al sacco durante il viaggio.

N.B. Tenere a portata di “piedi” gli scarponi, per camminare da subito senza scaricare i bagagli dal bus.

Dal passo di Valparola (2168 metri) si sale al Sass de Stria (2477 metri)

Il Sass de Stria (nome ladino che tradotto significa Sasso della Strega) fu al centro degli aspri combattimenti avvenuti durante la Prima guerra mondiale. Dopo che, nel 1915, il Forte Tre Sassi sul Passo Valparola fu colpito pesantemente dagli Alpini e dovette essere evacuato, il Sass de Stria diventò la nuova fortificazione degli austriaci con il compito di difendere la Val Badia e la Val Pusteria contro gli attacchi italiani dal Passo Falzarego. Gli italiani, invece, erano trincerati nei dirupi del Lagazuoi.

Ancora oggi la montagna conserva numerosi segni della guerra. Trincee, cunicoli, grotte scavate nella roccia che servirono ai soldati come rifugio durante la guerra.

Escursione Dal Psso Valparola vicino al Forte Tre Sassi (oggi ristrutturato, ospita un museo di guerra), ci si dirige verso un sentiero sterrato che sale il versante nord-occidentale del Sass de Stria. Il sentiero segnato in rosso risale senza grossa difficoltà il ripido pendio. Si raggiungono e si seguono numerose tracce di trincee e camminamenti di guerra. Occorre fare attenzione ai numerosi fossati che possono essere pericolosi. Splendida la veduta panoramica dalla cima sulla zona del Falzarego, sul Gruppo di Fanis, sulle Tofane, Sella, Marmolada e il Puez.

Si ritorna per la stessa via.

Dislivello: in salita e discesa 300 m.

Tempo di percorrenza: 3 ore soste comprese.

Se rimane tempo visiteremo l’interessante Forte ai 3 Sass nei pressi dal Passo Valparola.

Tornati all’autobus ci spostiamo di pochi minuti per raggiungere l’albergo Sass de Stria (categoria due stelle) con sistemazione in camere doppie con servizi privati.

Cena e pernottamento.

Sabato 13 settembre

Traversata dal Passo Falzarego al Passo Giau

Colazione in albergo.

Ore 8.30 partenza in autobus verso il Passo Falzarego

Durante la guerra la zona era inserita nella seconda linea italiana. Fra i massi ciclopici delle rovine dolomitiche che formarono le Cinque Torri milioni di anni fa, gli alpini italiani  scavarono caverne e gallerie per installare il Comando di artiglieria da montagna del settore ed una serie di batterie di cannoni. Le bocche da fuoco puntavano verso la prima linea austriaca, che correva dal Passo Valparola alla cima del Lagazuoi. Oggi, grazie ad un'opera di archeologia bellica e di restauro, tutta la zona delle Cinque Torri interessata dalla Grande Guerra è diventata un Museo all'aperto, tra i più vasti delle Dolomiti. I sentieri conducono ai camminamenti scavati nella roccia, alle trincee ricostruite fedelmente, agli osservatori ed alla caverna del Comando d'artiglieria. Molto interessanti sono anche le visite delle baracche ricostruite dell'infermeria e del telegrafo e soprattutto ad una postazione di artiglieria con un cannone da 75 mm., il tutto con allestimenti museali di armi e raffigurazione degli alpini. Infine al fascino dell'escursione storica bisogna sommare la bellezza del paesaggio e gli scorci panoramici su alcune delle più belle vette delle Dolomiti.

 Escursione - L'itinerario inizia dal piazzale, dietro il rifugio Bai de Dones 1.889 m. Il sentiero contorna il laghetto Bai de Dones e sale ripido nel bosco del Vallonscuro, fino ad incrociare una carrareccia, che parte dalla statale 48 molto più a valle, dalla località Cianzopè. (sentiero CAI 439). Usciti dal bosco la strada sale con pendenza costante in direzione del rifugio Cinque Torri 2.137 m. Seguendo l'itinerario storico si giunge al rifugio Scoiattoli 2.225 m. Raggiunta la base di un enorme masso roccioso, iniziano i sentieri storici. Gli itinerari storici M5a e M5b sono brevi, e consentono la visita delle Trincee Alta e di Mezzo e le ricostruzioni più importanti, quali la baracca comando, la postazione del cannone, gli osservatori ed i ricoveri. Il sentiero storico M5c effettua il giro completo delle Cinque Torri e permette la visita della Trincea Bassa.

Dal rifugio si continua per dossi, in ambiente aperto e panoramico, in direzione della Forcella Nuvolau e del rifugio Averau 2.413 m. Volendo si può salire al rifugio Nuvolau a mt 2575 vero nido d’aquila, uno dei punti + panoramici delle Dolomiti.

Tornati al rif. Averau seguendo il sentiero 452 si scende a p.sso Giau 2236 m dove ci attende l’autobus

Dislivello:in salita m 600 in discesa m 250

L’eventuale salita al rifugio Nuvolau con dislivello in salita e discesa di 170 m

Rientro in albergo per cena e pernottamento.

Domenica 14 settembre

Giro del Grande Lagazuoi

Colazione in albergo.

Ore 8.30 Partenza in autobus per Passo Falzarego m 2117, da dove saliremo in funivia al rifugio Lagazuoi m 2752

La zona di passo Falzarego fu, durante la Grande Guerra, terra di confine tra i due schieramenti che qui si fronteggiavano a poca distanza. Gli italiani si attestavano sulle 5 torri e sull'Averau mentre gli austriaci occupavano la cima del Piccolo Lagazuoi e il Sas da Stria. In seguito ad una ardita azione del maggiore Ettore Martini, i nostri alpini riuscirono a conquistare e ad attestarsi, nell'ottobre del 1915, su una cengia che corre sulla parete meridionale del Piccolo Lagazuoi. Una posizione privilegiata che consentiva di controllare tutti i movimenti del passo. Gli austriaci le provarono tutte per scalzare i nemici dalla cengia che nel frattempo era diventata una fortezza con tanto di cucine e posto di medicazione. Falliti tutti i tentativi si passò alle mine: quattro furono quelle lanciate verso la cengia dagli austriaci. I nostri invece, nel tentativo di conquistare il Piccolo Lagazuoi, costruirono una lunga galleria nella montagna per portare ingenti quantità di esplosivo sotto l'anticima del monte che venne fatta letteralmente saltare in aria nel giugno del 1917.

Escursione
Dal Rif. Lagazuoi si scende dapprima abbastanza ripidamente per il versante nord del fianco ghiaioso in direzione della Forc. Lagazuoi, quindi superando la sassosa Alpe di Lagazuoi si prosegue scendendo fino ad una diramazione (ca. 2500 m). Ancora per ghiaioni si prosegue a destra fino alla base del Gran Lagazuoi. Su comode barre rocciose con alcuni punti di sostegno si passa a nord sotta la Gran Forcela e si sale su un dorso ripido (nuovi scalini in legno). Si piega a destra e superando facili tratti rocciosi si arriva al Bivacco Della Chiesa.

Sul lato est si percorre una traccia ghiaiosa scendendo al circo glaciale del Lagazuoi, quindi, oltrepassato un minuscolo valico si percorre la cresta laterale del Gran Lagazuoi e con un leggero saliscendi si giunge alla Forc. Travenanzes. Oltre questa, si segue il sent. 402 lungo la pista da sci e si scende al Passo Falzarego.

Dislivello in salita m 250 e discesa circa m 880

Tempo di percorrenza circa 4 ore.

(possibilità di pranzare al rifugio al Passo Valparola)

Nel primo pomeriggio partenza per Perugia.

Arrivo al Pian di Massiano alle 21,00 circa.

Interesse paesaggistico e storico.

Difficoltà: E’ necessario un buon allenamento su percorsi di montagna. L’escursione di venerdì si svolge su mulattiera che presenta alcuni tratti esposti e non protetti. Si raccomanda di portare una torcia per percorrere le gallerie.

Abbigliamento: tutto quello che è necessario in montagna anche se in estate.

Obbligatori giacca a vento, mantella antipioggia, scarponi da trekking; bastoncini consigliati.

La quota di partecipazione individuale :

varia da € 205 con un minimo di 19 partecipanti, a € 190 con un minimo di 25 partecipanti .

In caso di non raggiungimento di 19 iscritti la quota subirà delle variazioni.

La quota comprende:

viaggio in autobus g.t.;

vitto e alloggio dell’autista;

n°2 pernottamenti in camere con servizi privati in albergo cat. 2 stelle;

-trattamento di ½ pensione;

acqua in caraffa e ¼ di vino della casa ai pasti;

assicurazione medica e bagaglio.

La quota non comprende:

i pranzi

la guida escursionistica da pagare in loco ( € 17/20 in base al nr. dei partecipanti)

biglietto funivia del Lagazuoi € 11 solo andata

QUANTO NON INCLUSO ALLA VOCE LA QUOTA COMPRENDE

L’iniziativa è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale dell'anno in corso.

Organizzatori:  Gian Piero Zurli