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Martedì 25 aprile 2023

FISCHIA IL VENTO

La resistenza sui monti di Deruta

In occasione della Festa della Liberazione, vi proponiamo un itinerario alla scoperta dei luoghi ove operarono le prime formazioni partigiane di Perugia: il monte delle Cinque Querce e le alture tra Deruta e Bettona.

Un gruppo di giovani cresciuti alla scuola di Aldo Capitini, tra i quali Riccardo Tenerini e Primo Ciabatti, e avvicinatosi poi alle posizioni del PCI, decide di salire in montagna nell'autunno del 1943, installandosi sul Monte Malbe, a ovest di Perugia. I primi mesi della formazione sono difficili, causa la scarsità di uomini, equipaggiamenti ed esperienza militare di guerriglia, nonché contrasti con la stessa dirigenza clandestina del PCI perugino.

A inizio di gennaio del 1944, i partigiani di spostano a sud-est di Perugia, nelle campagne e sui colli della piana del Tevere, tra Deruta e Torgiano. La formazione assume il nome di Brigata Francesco Innamorati, in onore del folignate Francesco Innamorati, caduto il 4 gennaio del 1944 durante un'azione tedesca. Arriva a contare circa 150 uomini, e moltiplica le azioni di distribuzione degli ammassi alla popolazione civile e le azioni di sabotaggio. Si trova a operare a contatto con una piccola formazione di Giustizia e Libertà, la Brigata Leoni, operante anch'essa nei dintorni di Deruta. A seguito di un'azione della Brigata Leoni, il 6 marzo 1944 la zona è rastrellata dalle truppe tedesche. La Brigata Innamorati e la Brigata Leoni riescono a sganciarsi evitando grosse perdite, ma sono costrette allo sbandamento. Tra i partigiani catturati vi è lo studente azionista Mario Grecchi, gravemente ferito, curato e fucilato alcuni giorni dopo, decorato poi con la Medaglia d'oro al valor militare.

Diversi membri della Brigata confluiscono in altre formazioni partigiane, come Dario Taba "Libero", che diventa commissario politico della Brigata San Faustino - Proletaria d'urto. Nei giorni immediatamente anteriori alla liberazione di Perugia, molti giovani antifascisti e reduci della Brigata Innamorati e della Brigata Leoni costituiscono la Brigata Mario Grecchi, che opera in città fino all'arrivo delle truppe alleate, il 20 giugno del 1944.

Ritrovo e partenza:  8.15 Perugia parcheggio Borgonovo loc. Centova, secondo appuntamento alle 08.30 piazza del mercato (vicino stazione Carabinieri) a Ponte San Giovanni e partenza per Castelleone di Deruta (ore 8.45)
Mezzo di trasporto:  AUTO
Rientro a Perugia:  intorno alle 17.00  
Percorso in pullman/macchina:  Perugia, Castelleone (uscita E45 Deruta Nord poi seguire indicazioni per il centro di Deruta e ad incrocio all’altezza caserma Carabinieri girare a sinistra) non è prevista sosta colazione.
Organizzatori:  Gian Piero Zurli  Renzo Zuccherini  Alberto Stella  Claudio Tiriduzzi  
Descrizione itinerario a piedi

L’itinerario inizia dal parcheggio fuori del castello, per soffermarci sul monumento ai caduti che ricorda la Brigata Leoni.

Potremo quindi visitare il castello di Castelleone, costituito dal borgo murato (il castello popolare) e dal castello signorile. La costruzione della grande Torre Longobarda e delle mura perimetrali viene fatta risalire al XII secolo. All’epoca rinascimentale (XV-XVI sec.) risale il Mastio o Torre degli Sposi, mentre di gusto neogotico (XIX sec.) è la Torre Belvedere.

Il castello subì diversi assedi da parte dei Todini, nel XIII secolo, ma soprattutto quello di Andrea Fortebraccio detto "Braccio da Montone", che tentò più volte, inutilmente, di violarlo e danneggiarlo col fuoco.

Il Castello appartenne ai Conti Del Buon Tromboni per tutto l’800, poi ai conti Morsiani, ed ha ospitato tra gli altri Gabriele d’Annunzio.

                                           

Saliremo quindi verso le case San Donato e da qui, su comoda carrozzabile bianca, che compie un semicerchio divenendo una terrazza naturale sulla media valle del Tevere. Da questo privilegiato punto di osservazione, si possono vedere le cime del Coscerno, del Peglia, in lontananza l’Amiata e Perugia. Raggiunta casa Bianconi, troveremo sulla sinistra una mulattiera. All’improvviso il tracciato si impenna per un breve tratto, poi continueremo su un sentiero pianeggiante, attraverso una boscaglia di lecci, querce, corbezzoli (lellaroni), ornielli e altre essenze della macchia mediterranea, fino a tornare sulla strada maestra che, dopo circa 800 metri, ci porterà al monumento ai partigiani.      

                     

Qui ci aspetta l’Anpi locale, per ricordare la brigata Leoni e la brigata Innamorati con alcune informazioni storiche, poesie  e i canti con Cristina Carnevali.

Dopo aver consumato il nostro frugale pasto nell’area ristoro di fronte al monumento, riprenderemo il cammino, rientrando nella boscaglia per un bel sentiero che poi diventa una ripida discesa piuttosto impervia, che ci riporterà alla mulattiera iniziale e poi alla carrareccia percorsa all’andata fino all’abitato di Castelleone.

                                                     

Difficoltà:  Classificazione E (escursionistica) Il percorso si sviluppa in parte su strada sterrata, ed in massima parte su sentiero, in alcuni tratti ripido e scosceso da percorrere con attenzione.
Lunghezza percorso:  ca 13 km
Dislivelli:   in salita ed in discesa di circa 400 mt
Ore di cammino escluse le soste:  ca 4 ore
Traccia GPX:  2023-04-25 Resistenza monti di Deruta.gpx Scarica file GPX Visualizza percorso
Interesse:  storico – culturale- paesaggistico
Pranzo:  al sacco
Indicazioni utili

Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, consigliati bastoncini, giacca a vento e abbigliamento adatto alla stagione e ricambio da lasciare in auto

Quota di partecipazione individuale

le spese del carburante da dividere per ogni equipaggio

Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.

L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.