Un consesso di tetrarchi
si riunisce, studia, ingegna
e decide di portarci
lungo il corso dell’Albegna
Funzionari di partito
responsabili teatrali
specialisti del vagito
dirigenti liceali
Sono tutti ormai in pensione
ma curiosi e temerari
dopo il Fiora ed il Mignone
scopron nuovi itinerari
Cominciam dal Monte Labbro
da cui David Lazzaretti
mise il mondo assai a soqquadro
coi suoi scomodi precetti
Riscendiamo alle pendici
del massiccio dell’Amiata
lì tra i rami e le radici
il ruscello si fa strada
Chi riparo va cercando
sotto la pioggerellina
trova invece rovistando
due piattini e una tazzina
Il tempo poi si rasserena
ma il sentier pare infinito
giunti infine a Roccalbegna
tutto il gruppo s’è alenito
Quanta strada? “Quasi venti”
fa l’oracolo elettronico:
necessari molti unguenti
e parecchio ialuronico
Poi raggiungere Sovana
su stradelli assai tortuosi
è un’impresa sovrumana
quasi come il Camel Trophy
Finalmente l’Hotel Scilla
con resort e dépendance
ci ristora e rifocilla
ch’eravamo quasi in trance
Qualcun dopo la mangiata
estasiato dal paesaggio
ha rischiato la nottata
di trascorrerla all’addiaccio
L’indomani giù ai Rocconi
ch’è riserva WWF
tra orchidee, querce e polloni
fauna e flora c’è a bizzeffe
Sempre l’acqua ci minaccia
di scagliare Giove Pluvio:
in attesa della pioggia
ci facciamo un pediluvio
Alla fin ci si rassegna
dal cancel della riserva
a tornare a Roccalbegna
un’ora e più: siam in riserva!
Poi il traguardo assai agognato:
via fatica, ansia e paturnia
con un bagno prolungato
nelle vasche di Saturnia
Carezzate dolcemente
dalle calde acque correnti
si rilassan mollemente
varie silfidi gaudenti
Mentre il prof, gran pensatore
fa il filosofo in ammollo
della gita il conduttore
sfila in accappatoio
Come il papa che si affida
alla svizzera legione
affidiam gli averi in riva
all’elvetico cantone
Il terzo giorno si riposa:
Semproniano e le Rocchette
par non esser faticosa
ma la coda il diavol mette
Non ci passa il torpedone
deve andare a marcia indietro
e non può fare inversione:
curve strette e un bel divieto
E ci tocca risalire
su dal greto dell’Albegna
mentre tanto per gradire
chi la fa dietro alla legna?
Per finire ecco la foce
lì nei pressi di Orbetello
ma restiamo senza voce
festeggiando sul più bello
E’ successo che lo Scania
non fa proprio più contatto
e ci pianta lì ad Albinia:
risultato? Sen’ del gatto!
Un paio d’ore di consulto
e di gran concitazione
d’improvviso ecco un sussulto
e riparte il torpedone
Via di corsa senza tappa
senza sosta e più che celere
se a qualcuno poi gli scappa
gli mettiam pure il catetere
Son tre giorni alquanto intensi
sia giù al mare che in altura
ben vissuti in tutti i sensi
con NaturAvventura
1° maggio 2023
Nessun risultato trovato |