Parco dell'Uccellina (a Camilla Pottini)
(11-12 dicembre 2004)
di Giancamillo
Quaranta pirati con zaino e bretelle
vanno alla spiaggia di Torre Cannelle
Sono salpati di prima mattina
diretti al Parco dell'Uccellina
Alcuni più grandi, alcuni piccini
tutti al comando del prode Pottini
Hanno compiuto terribili imprese
su e giù con l'autobus ad Alberese
Poi all'arrembaggio van lungo l'Ombrone
per osservar la garzetta e l'airone
E ricercare la volpe e il cinghiale
nella pineta già granducale
Questi pirati non son sanguinari
pensano ai totani ed ai calamari
Li tiene buoni la Giuseppina
che per la ciurma i biscotti cucina
Quando alla sera il sole va via
al ristorante avvien la razzia
Senza più ordini di chi comanda
van al saccheggio di Fonteblanda
"Dov'è il tesoro, i dobloni, gli sghei?"
se lo domanda il pirata Sommei
"Io penso ai viveri, non ai dobloni"
dice serafico il pirata Arconi
"Io penso alle donne, chi pensa ai bambini?"
è un gentiluomo il signor Castellini
"Io prendo il vino, poi ce ne andiamo"
pensa ed esegue il pirata Appiano
"Sì, mi sta bene, ma dove lo metti?"
urla stentoreo il pirata Paoletti
"Niente da fare, non perdono il vizio..."
scuote la testa il pirata Fabrizio
Poi vanno tutti a spartirsi il bottino
a Torre Cannelle che sta lì vicino
Belli distesi al sol sugli scogli
qualcuno dice: "Perché non ti spogli?"
E fatta la grazia da Giove Pluvio
chi si fa il bagno, chi il pediluvio
Delle pirate la più temeraria
va dentro l'acqua, ma a gambe all'aria
Quando riemerge i panni si asciuga
e a qualcun pare che si denuda
Tutti i pirati fan capannello
per ammirare lo spogliarello
C'è tra la ciurma chi per l'emozione
smette persin di giocar col pallone
Scene così non vedeva da anni
e le immortala il pirata Gianni
Poi, ritrovata la solita flemma
lasciano il Parco della Maremma
E quando al termine volge il giorno
quaranta pirati fanno ritorno
A casa, sul letto una stella che brilla:
fai sogni d'oro, pirata Camilla!
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