I Campi Flegrei .....in buona sostanza!
(8 dicembre 2003)
di Giancamillo
Nel Golfo di Napoli
tra Pozzuoli e Bacoli
sibille ed oracoli
nel corso dei secoli
furono ciclopici
gli scontri titanici
tra mostri vulcanici
già noti agli Ellenici
con i canti omerici
E sì microscopici
parevan gli Italici
in quei luoghi magici
ma poi rinfrancatisi
da lotte immancabili
furon instancabili
nel far abitabili
le plaghe invivibili
tra mille e più ostacoli
Città formidabili
piscine mirabili
e ville incantevoli
botteghe e postriboli
assai commendevoli
anfiteatri ludici
e palazzi pubblici
con terme fantastiche
di fogge un po’ orgiastiche
Ma orde barbariche
temperie atmosferiche
i lapilli e la cenere
portaron le tenebre:
paludi malariche
e grotte esoteriche
con vecchie un po’ isteriche
e forse epilettiche
con facoltà magiche
Di ciò esiste un lascito
dei figli di Romolo
descritti da Tacito
in tono sì estatico?
Le tracce son labili
irriconoscibili
e a volte invisibili
pei noti fenomeni
di incuria degli uomini
Ma ciò ch’è introvabile
o assai impercettibile
diventa più facile
e ben rintracciabile
per le nostre femmine
che come Diogene
han lampade alogene
per il bagno pubblico
sia pure minuscolo
Se questo è inagibile
od irraggiungibile
non vanno nel panico
né perdonsi d’animo
ma adempion olimpiche
funzioni diuretiche
mostrando le natiche
alle rocce vulcaniche
con gran problematiche
alle falde freatiche
Son questi i miracoli
che duran da secoli
e avvengono a Bacoli
nel Golfo di Napoli
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