La Vispa Daniela
(26 ottobre 2003)
di Giancamillo
La vispa Daniela
avea senza fretta
di turgida mela
raccolta gran cesta
E tutta contenta
porgeva giuliva
al fido attendente
che gliela riempiva
Con passo leggiadro
e tocco di fata
già avea pregustato
sì dolce crostata
Ma qual sortilegio
di gran satanassi
le mele di pregio
mutavano in sassi
Chi fè il maleficio?
Un mago? Una strega?
Nessun l'ha capito
Nessun se lo spiega
La triste Daniela
mirando la cesta
confusa scuoteva
la chioma funesta
Con somma sorpresa
e gran contumelie
gridava a distesa:
"Le mele! Le mele!"
Ma strega del bosco
e mago ribaldo
pentironsi tosto
di simile azzardo
Ch'è vinto il malocchio
da lei, bionda fata
in un batter d'occhio
con la specciolata
La vispa Daniela
riavuta la cesta
di turgida mela
dispose gran festa
E tutti i pastori
facendo corona
scioglievano i cori
alla fatalona
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