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Domenica 06 ottobre 2024 PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI Ritorno a Campi di Norcia - da Visso a Campi

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Domenica 06 ottobre 2024

PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI

Ritorno a Campi di Norcia - da Visso a Campi

Vista su Campi Vecchio e la Val Castoriana dai ruderi della Chiesa di San Biagio

Il Grande Anello dei Sibillini è un anello escursionistico di 120 Km che contorna il gruppo montuoso dei Monti Sibillini:  percorribile in nove giorni collega centri minori poco conosciuti ma ricchi di storia. Il tratto che noi percorreremo è la nona tappa da Visso a Campi.

Il percorso coincide con la tappa n.5 del Cammino delle Terre mutate, un itinerario di 250 km che in 14 tappe attraversa una vasta zona colpita  dal sisma del 2016, da Fabriano all'Aquila.

Visso è situata all'incrocio di cinque valli ed è attraversata da tre corsi d'acqua: l'Ussita, il Vallopa ed il Nera la cui sorgente affiora a Castelsantangelo e nel quale confluiscono i primi due. Da sempre cittadina di grande importanza per la sua posizione strategica, nodo importante per il transito commerciale e quello delle transumanze che fino agli anni '60 del secolo scorso vi si svolgevano.

Il territorio di Visso è stato duramente colpito dal terremoto del 2016: le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre  hanno provocato numerosi crolli ed ingenti danni al 90% degli edifici, in particolare nel centro storico, che purtroppo tutt'ora è inagibile.

Ritrovo e partenza:  ore 7.30 parcheggio Borgonovo loc. Centova; ore 7.45 Ponte San Giovanni piazza del Mercato
Mezzo di trasporto:  mezzi propri A Campi ci sarà un servizio navetta della Pro loco per il recupero delle macchine
Rientro a Perugia:  verso le 19.00
Percorso in pullman/macchina:  Perugia - Foligno - Val di Chienti - Muccia - Visso
Organizzatori:  Alvaro Berligi  Paolo Alunni  
Descrizione itinerario a piedi

Il sentiero inizia appena fuori il centro storico di Visso (611 m), costeggiando il torrente Vallopa nella Valle di Visso, con percorso in costante salita non eccessivamente faticoso e sempre ombreggiato.

 

Ponte medievale sul torrente Vallopo

Alla fine della salita raggiungeremo la conca dei Casali dell'Acquaro (11.30 m), dove alcuni casali sono ancora utilizzati sia per la pastorizia che per l'agricoltura basata prevalentemente sulla coltivazione delle lenticchie, frumento e raccolta del fieno. Risalendo verso il Monte Macchialunga troveremo tracce della frequentazione del lupo appenninico e su una collinetta ci fermeremo per il pranzo ammirando lo stupendo panorama sulla valle Castoriana.

Rifocillati, inizieremo a scendere verso Campi attraversando un bosco. Poco prima dei ruderi  della chiesa della Madonna del Condotto (874 m) faremo una breve deviazione, salendo verso gli imponenti ruderi della Chiesa e Monastero di San Biagio (996 m), da dove si gode uno splendido panorama su Camppi e tutta la Valle Castoriana.

                          

Ruderi della chiesa della Madonna del Condotto e della chiesa e monastero di San Biagio

Ai piedi di una ripida parete rocciosa, si trova quel che resta della Chiesa di San Biagio, edificata dove era un antico insediamento eremitico, secondo la tradizione la cella dall’eremita cieco San Spes. Annessa alla chiesa c'era anche un importante convento Benedettino,  appartenente all’Abbazia di S.Eutizio.

Dalla Chiesa di San Biagio proviene un magnifico Crocefisso sagomato, il Crocefisso di Petrus, ora conservato presso il Museo Diocesano di Spoleto, una tempera su tavola datata e firmata, eseguita secondo un’iconografia che si può definire “di passaggio” fra il Triumphans e il Patiens. Alla base del montante è leggibile il nome dell’esecutore “PETRUS PICTOR” e la data di realizzazione: 1241 o 1242.

                               

Zona della grotta di S. Spes e Crocefisso di Petrus del 1242, proveniente dalla chiesa di San Biagio e ora esposto nel Museo Diocesano di Spoleto

I resti della Chiesa della Madonna del Condotto si trovano allo sbocco della Val Majore, lungo la vecchia strada che da Campi sale scavalcando il monte Cardosa, per poi scendere nella Valnerina. Dalla struttura sembrerebbe risalire agli inizi del XV secolo. Prende il nome dall’acquedotto che, alimentato da una copiosa vicina sorgente, riforniva il castello di Campi.Una strada carrabile con qualche tratto ciottoloso che richiede attenzione, ci porterà a sfiorare Campi Vecchio, abbandonato per gli effetti del terremoto del 2016 ed in poco tempo raggiungeremo Campi Nuovo (721 m) dove ci aspettano gli amici della Pro Loco.

Difficoltà:  E - Escursionistico
Lunghezza percorso:  12 km ca
Dislivelli:  ca 650 m in salita e 550 in discesa
Ore di cammino escluse le soste:  ca 5.00 ore
Interesse:  naturalistico - paesaggistico, storico
Pranzo:  AL SACCO
Indicazioni utili

Acqua: non ci sono fonti lungo il percorso

Abbigliamento: obbligatori scarponcini alti alla caviglia, abbigliamento "a cipolla", consigliati bastoncini, pantaloni lunghi, telo per sosta pranzo,

Quota di partecipazione individuale

Il costo del carburante da dividere fra i membri di ciascun equipaggio, piccolo contributo per la navetta

 

Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.

L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.

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